A Luca Taidelli de “La Gazzetta”… un bel pernacchione

Fuori Campo

A Luca Taidelli, de La Gazzetta dello Sport, va, come regalo di Natale, un bel pernacchione. Alcuni, di frequente, ci chiedono il perché della nostra “avversione” nei confronti del mondo del Giornalismo sportivo. Non è così, lo chiariamo ancora una volta, ma un certo disdegno ci coglie sovente (questo è vero) nei confronti di alcuni. Di solito a darci fastidio è la stupidità, altre volte la poca competenza o la poca professionalità, spesso il sensazionalismo ricercato. Ci piace citare Cyrano de Bergerac e non c’è bisogno di leggere tutta l’Opera di Edmond Rostand per capire cosa intendiamo, basta ascoltare il brano di Francesco Guccini e capire bene le parole.

Ne abbiamo beccato un altro… e si potrebbe anche lasciar perdere, passare oltre, se non fosse Natale e, specialmente, se non avessimo letto in fondo all’articolo quel fastidioso c cerchiato del copyright con la seguente scritta: RIPRODUZIONE RISERVATA.

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Dunque, si diceva che è Natale e, quindi, bisognerebbe essere più buoni. Infatti è così, avremmo potuto accanirci di più, ma ci conteniamo.

Siamo a pagina 6 de La Gazzetta dello Sport di lunedì 21 Dicembre, “rubrica”: AREA TECNICA. E con questo inizio ci si attenderebbe chissà quale analisi della partita fatta in confidenza da Roberto Mancini a chi scrive l’articolo. Già, ma chi scrive l’articolo? Lo scrive (o almeno lo firma) Luca Taidelli. Quattro colonne e 26 le righe di introduzione. Subito un dato statistico (Mancini da allenatore dell’Inter non aveva mai perso la partita prima della sosta natalizia. Molto interessante. Vietato riprodurlo? Perché, se lo sa Taidelli altri non possono saperlo? Il giornalista del “La Gazzetta”, poi, ci spiega che il panettone quest’anno andrà di traverso all’allenatore dell’Inter… In effetti, questo lo sa solo lui. Grazie per l’informazione “tecnica”… Poi, si legge che prima della partita Mancini s’era operato al menisco. Vietato riprodurlo? Perché, se lo sa Taidelli altri non possono saperlo?

E qui casca l’asino…

In terza e quarta colonna parla direttamente Mancini, è virgolettato. Il mister ripete la domanda che evidentemente gli ha posto l’intervistatore, poi, si risponde: “Cosa ho detto a Felipe?”, “Se le cene natalizie durante la settimana possono averci distratto?”, e così via. Strana formula, però, chissà perché non vengono indicate chiaramente la domanda e la risposta, come sarebbe più consono. Bel lavoro quello di Taidelli. Già, ma c’è un piccolo particolare: tutto quanto scritto è esattamente ciò che Roberto Mancini ha detto ai microfoni di Mediaset Premiun, rispondendo (subito dopo la partita) alle domande di Mikaela Calcagno e company. Dunque? Copyright e RIPRODUZIONE VIETATA?! Come direbbe Totò: Taidelli, “ma mi faccia il piacere!”. Seguirebbe, sempre se fosse Totò a parlare, un bel pernacchione.

Ma come, Taidelli, lei taglia e cuce quanto ascoltato durante l’intervista di altri e poi il suo articolo termina con il copyright? A parte il titolo, che fa sorridere: LA RABBIA DI MANCINI (dove l’avranno vista non si sa…) ci stupisce davvero molto e ci dispiace per il suo modus operandi. Dai, Taidelli, le diamo una mano noi, provi a riscriverlo così:

“Non siamo riusciti a raccogliere informazioni tecniche da Roberto Mancini dopo Inter-Lazio, ma, subito dopo l’incontro, il tecnico nerazzurro, pacato e tranquillo come sempre, ha parlato ai microfoni di Mediaset…”. Ecco, da qui in poi può andare avanti lei.

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Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it