A Follonica una sorpresa al Caffè d’Arte Ceccarelli: arriva il figlio di Picchi

Nerazzurri

Leo Picchi è arrivato a far visita allo storico locale follonichese (Caffè d’Arte Ceccarelli); egli, dopo essere stato per molti anni il Responsabile dell’Ufficio Stampa del F.C. Internazionale Milano, oggi, si sta occupando di progetti importanti all’interno della società.

Non possiamo svelare molto, ma è certo che il suo impegno sia profuso, in primis, in un’opera che sarà pubblicata da TRECCANI in occasione dell’Anniversario della fondazione dell’Inter (9 marzo 1908). Il suo ruolo attuale è orientato all’Heritage della società e alla riqualificazione dell’Archivio Fotografico; settori molto trascurati dalla società (per anni e anni) da gestioni incompetenti (ci riferiamo ai Responsabili del Settore Comunicazione), nonostante l’ottima valenza delle persone impiegate a quei tavoli.

Già… Il cognome di questo prezioso collaboratore dell’Internazionale, a chi conosca bene la storia neroazzurra, ricorderà un grande Campione: l’indimenticabile Capitano della “Grande Inter” degli Anni Sessanta: Armando Picchi.

Leo Picchi è legato da una profonda amicizia proprio con il titolare del Caffè d’Arte, che (lo ricordiamo) è un prezioso collaboratore di hashtaginter.it e (molto più importante) è il Presidente dell’Inter Club Follonica “Giacinto Facchetti”.

PICCHI: “Stavo tornando da Roma dove ho fatto visita a dei parenti; non potevo non passare a trovare il mio amico Maurizio e i suoi buonissimi dolci. Sono quasi sempre a Milano per lavoro, ma quando passo da questa zona della Toscana mi fermo sempre volentieri a fare un saluto agli amici”.

Leo Picchi è all’Inter da molti anni, voluto dall’allora Presidente Massimo Moratti (che aveva appena rilevato la società. Egli ha sempre ricoperto ruoli importanti, sul padre afferma:

“Il mio babbo ha rappresentato molto per l’Inter e l’Inter ha rappresentato e rappresenta molto per tutta la nostra famiglia”.

Un aperitivo, un saluto e via verso Milano, non senza essersi portato via crostata integrale, divenuta ormai celebre (grazie all’Inter Club di Follonica) anche nel Capoluogo lombardo.

(Qui sotto una foto meravigliosa: Armando Picchi palleggia, con una palla d gomma, per il suo figliolo. Il piccolo Leo non si vede ma assiste rapito dalla bravura del suo babbo)

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Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it