Juve-Inter: l’analisi di Riccardo Arcidiacono

In Campo In Primo Piano Nerazzurri

Primo tempo di #JuveInter che si conclude nel migliore dei modi per i Neroazzurri. Si gioca il primo “Derby d’Italia” della nuova Direzione Tecnica guidata da Conte e Sarri. Uno a zero con un fortunato goal neroblu: ottimo calcio piazzato di Sensi che Gagliardini riesce a spizzicare di testa e deviazione fondamentale di De Ligt, quindi, autogoal bianconero del nuovo giovane giocatore olandese juventino. Inter che gioca di più sui lati del campo, trovando molti spazi liberi grazie anche agli ottimi movimenti dei “centrali” e anche grazie a ottime ripartenze dal fondo, dove Handanovič, De Vrij e Škriniar escono dalla nostra difesa in modo gagliardo. Ottimo l’approccio di Marcelo Brozović e Sensi che si aiutano l’uno con l’altro nella mediana, alternando colpi di prima intenzione e fraseggi nello stretto. Da segnalare anche un inizio stagione “di gamba” nella nostra fascia destra, dove Candreva sembra aver avuto la piena fiducia del nuovo Mister e sta dimostrando di poter prendere posto fisso nella nuova Inter.

Secondo tempo che parte con alcuni cambi della Juve; le forze fresche si fanno sentire e con l’ingresso del croato Mandžukić l’aggressività bianconera aumenta di livello. Ronaldo pareggia su punizione, anche questa rete siglata da una deviazione importante di Škriniar che spiazza il proprio portiere Padelli.

Da segnalare, però, che il goal andava annullato: con il nuovo regolamento il giocatore d’attacco non può più rimanere vicino alla barriera difensiva.

Al minuto 78 entrano per l’Inter: Barella, Longo, J. Mario, B. Valero, George Pușcaș, Ranocchia, Bastoni; cambiando il 70% della formazione. Adesso con forze fresche l’Inter cerca di rimettere sul giusto binario il match e, infatti, riesce a contenere il piglio dei Bianconeri, nei primi minuti. Ricordiamo che l’International Champions Cup in caso di pareggio si conclude direttamente ai “Penalty kick”. Agoumé entra al 87’ al posto di un ottimo Candreva.

Il resoconto del secondo tempo è un po’ analogo. Forse, la vera parte decisiva del match è finita al 45’ minuto; dove le squadre si sono affrontate fresche e con uno spirito ben più deciso, facendo annusare l’atmosfera del “Derby d’Italia”. 4 sono i minuti di recupero. Ai rigori vince la Juve grazie, specialmente, alle parate di Buffon.