Strane idee…

Fuori Campo
Immaginiamo la possibilità di una situazione leggermente più umana (noi diremmo più intelligente) di stipula di un contratto tra una società calcistica e un atleta. La chiameremo: “#Olimpiadi”. I calciatori, si dice, sono strapagati. Non entriamo nel merito. Gli atleti degli altri sport, invece, no. Ora stabiliamo un “tetto” minimo: un milione di euro. Sotto questo “tetto” chi s’è visto s’è visto, ma sopra il contratto del singolo giocatore prevede una “clausola di adozione”. Cosa significa? Semplice: il Presidente dell’Internazionale (a noi interessa lui) stabilisce che a fronte di un contratto superiore alla cifra che abbiamo detto (un 1.000.000,00 di euro all’anno) i propri giocatori debbano “adottare” un atleta (o una squadra) in previsione dell’appuntamento olimpico previsto negli anni seguenti. Come?  Dandogli un normale compenso (anche equo) che permetta all’atleta di vivere e prepararsi in vista dell’importante appuntamento. Diciamo 6000,00 euro al mese. Al calciatore rimangono 928.000,00 euro, ce la farà? Una strana idea, ma così crescere lo sport “minore”, ammesso che ne esista uno.