Ecco due “passi” sull’indimenticabile terzino Giacinto Facchetti, scritti dal nostro Direttore, Pierluigi, Arcidiacono, su “IL MANUALE DEL PERFETTO INTERISTA” (MONDADORI), per Natale nelle librerie Giacinto Facchetti Rivoluzionò il ruolo di terzino divenendo il fluidificante. Artefice dei trionfi della Grande Inter e dello scudetto del 1971. A differenza dei suoi prestigiosi compagni vinse una Coppa Italia (1978) ma senza giocare la finale. Indossò praticamente per tutta la vita la maglia nerazzurra, dai 18 ai 36 anni. Fu Campione d’Europa, come Capitano, con la Nazionale Italiana nel 1968. Presidente dell’Inter dal 2004 al 2006. Il “terzino d’attacco” Giacinto Facchetti era atleticamente perfetto e dotato di buona tecnica di gioco. Capace di testa, con un buon senso della posizione, era intuitivo e tempista. Aveva un ottimo controllo del pallone. Divenne il primo terzino d’attacco, con le sue discese veloci verso la porta avversaria e i suoi eccellenti passaggi. La costruzione del suo gioco era sempre intelligente. Sapeva tirare e la sua conclusione era forte e precisa. (Nella foto, concessa dall’Archivio del F.C. Internazionale, il goal che Giacinto Facchetti segnò al Liverpool la sera dell’11 Maggio 1965, Semifinale di Coppa dei Campioni. L’Inter aveva perso 3 a 1 in Inghilterra, la rimonta era difficile, ma a San Siro il risultato fu 3 a 0: Corso, Peirò e Facchetti. Fu la famosa notte delle “Luci a San Siro” che ispirò il cantautore Roberto Vecchioni. I giocatori entrando sul terreno di gioco, videro migliaia di candeline accese per loro… Era il grande cuore dei tifosi nerazzurri che batteva…) REDAZIONE – Milano, 13 Novembre 2014
