3 cose positive e 3 negative dopo Udinese-Inter – Di Nicola Amoretti

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Due vittorie. Soltanto due vittorie per poter blindare il quarto posto tanto desiderato, sia dai tifosi, sia dalla squadra. Potrebbe essere facile come potrebbe essere difficile; i tanti calcoli e le previsioni possibili sono diventati futili, ma finalmente torniamo artefici del nostro destino. Due vittorie, per dare un senso alla stagione. Questo Campionato ha dimostrato che abbiamo futuro e non sono soltanto speranze da tifosi. Certo,la società dovrà dire la sua parola.

LE TRE POSITIVE

1) Ottima prestazione e ottimo risultato, che ci permette di dare l’ultima spinta finale carichi di entusiasmo, con il prossimo turno che ci vede ospitare il Sassuolo ormai salvo e che (si spera) abbia poco da chiedere al Campionato. Benissimo Rafinha, trequartista ormai decisivo nella filosofia di gioco di questa Inter.

2) L’ex Gasperini e tutta l’Atalanta ci fanno un favore enorme, pareggiando in casa della Lazio. Una vittoria dei biancocelesti avrebbe forse messo la parola fine alla corsa Champions, ma con questo risultato rende il tutto decisivo all’ultima giornata.

3) Il contratto di mister Spalletti è attualmente fino al 30 Giugno 2019, ma sia il tecnico di Certaldo, sia la società hanno ufficiosamente confermato che verrà rinnovato il contratto fino al 2021, a prescindere dalla posizione finale in Campionato. Ottima scelta che denota sintonia e feeling positivo tra le due parti.

LE TRE NEGATIVE

1) Sicuramente lo 0-1 della Roma a Cagliari (tra l’altro molto sofferto) ha staccato i giallorossi da Inter e Lazio, ma dobbiamo ricordarci che al prossimo turno ospiteranno la Juventus, certa al 99% di portarsi a casa lo scudetto. Per ora la Roma sembra troppo lontana, ma mai dire mai.

2) Si vocifera che in caso di non qualificazione alla Champions League uno tra Cancelo e Rafinha (o addirittura entrambi) potrebbero non essere riscattati. Sarebbe davvero un colpo basso dopo tutto il lavoro svolto, l’integrazione calcistica e ambientale, vederseli portare via per delle stupide regole di un FFP più confusionario e ingiusto che mai.

3) A meno di due settimane dalla fine del Campionato qualsiasi interista si sta “mangiando le mani” per i due mesi di black out totale, iniziati proprio dalla sfida d’andata contro l’Udinese. Chissà, se l’Inter in quel periodo non si fosse spenta, di quale obiettivo staremmo parlando…

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Nicola Amoretti
Nicola Amoretti
Nicola Amoretti è nato in Toscana, ad Arezzo, il 4 Gennaio 1998, proprio nel giorno in cui a San Siro si giocava Inter-Juve e Ronaldo, dopo una lunga corsa sulla destra (sfuggito anche a un tentativo di fallo) serviva a Youri Djorkaeff il pallone della vittoria. Amoretti vive a Milano dai primi Anni 2000. Attualmente studente, è appassionato di Calcio e dell’Inter, ama il Calcio inglese e si interessa anche di altri sport, specialmente: Pallacanestro e Tennis. Gioca nella Macallesi, società di periferia di Milano (squadra dove ha giocato Walter Zenga dal 1969 al 1971). Le sue passioni sono: Giornalismo, Lettura e Musica.