Lettera aperta a Stefano Pioli – Gentile Mister Pioli, conosciamo la sua correttezza e la sua cordialità. Per questo due giorni fa, dopo Inter-Napoli, in Sala Conferenze, le sue parole ci hanno un po’ stupiti. Anche noi non siamo d’accordo con il “coro” delle persone (addette ai lavori e non) che sono sempre d’accordo su tutto (ma sempre dopo i fatti…). Ma questo è un altro discorso. Sa, Mister, un tempo sulla sua panchina sedeva Walter Mazzarri. C’erano partite dove scherzosamente si diceva alla persona vicina in Tribuna: “Quando l’Inter passa la metà campo mi svegli, per favore”… Poi, nella stessa Sala Conferenze di domenica sera qualche giornalista chiedeva spiegazioni di quel gioco dell’Inter. E Mazzarri, infastidito e stizzoso, rispondeva: “Ma lei l’ha vista la partita?!”. Il problema consisteva nel fatto che tutti erano d’accordo (e in quel caso anche noi) su una cosa: la partita, evidentemente, non l’aveva vista lui. Che ci siano dei problemi è stato lei il primo a dirlo, dopo la sconfitta con la Fiorentina. Ha anche chiarito che se fosse così facile individuarne solo uno o due sarebbe anche facile risolverli. Da qui, però, a sostenere che durante la partita con Il Napoli si siano viste delle belle cose la distanza è molta. Siamo tra quelli che vorrebbero la sua conferma. Siamo tra quelli che riconoscono che lei ha svolto un buon lavoro. Siamo tra quelli consapevoli che Suning è presente da meno di un anno, quindi siamo solo l’inizio. Ma siamo anche quelli (non “tra”) che criticano fortemente i ritiri finti, svolti con giocatori ancora in vacanza, con giocatori che rientrano e poi vanno via, con giocatori che scendono in campo alla prima o seconda giornata e poi cambiano maglia… Ricominciamo no, ma, almeno: cominciamo…. A fare sul serio, però. I tifosi erano 60.000 per assistere a Inter-Napoli e nessuno ha visto quello che lei ci ha descritto. Glielo chiediamo per favore, Mister Pioli…
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it