Mai nessuno come noi ha difeso l’Inter in ogni occasione. Difeso, sia chiaro, non “giustificato”. Mai nessuno come noi ha preso le distanze da quel moderno “guazzabuglio” mediatico e pseudo-giornalistico “criticatuttoesempre” per vendere qualche copia in più o fare un po’ di audience in televisioni mediocri. Abbiamo sempre cercato di capire, di spiegare ai tifosi e al pubblico, di spronare, ma questa volta, davvero, si può solo usare la parola: vergogna. I giocatori dell’Inter sono vergognosi. Non tanto perché non onorano la gloriosa maglia che indossano (questo interessa solo agli interisti); non tanto perché non hanno un minimo di pudore e non un minimo di rispetto per spettatori e tifosi (questo interessa solo a chi paga il biglietto o l’abbonamento tv); non tanto perché non rispettano nemmeno il loro accordo lavorativo (questo pare non interessare a nessuno in corso Vittorio Emaneule a Milano), ma perché mentre loro – i giocatori dell’Inter – scendevano in campo così, come tutti hanno visto la sera del 15 Settembre, dall’altra parte del mondo c’erano atleti (uomini e donne) che affrontavano gare con gravi disabilità. Atleti che onoravano lo sport e commuovevano il pubblico. Qualcuno su una carrozzella, con quella passione che un vero atleta deve provare quando compete con l’avversario. Altrimenti perché si fa questo “lavoro”: lo sport?
I giocatori dell’inter – in fondo – qualcosa di bello lo hanno fatto: hanno mostrato al mondo quanto l’arroganza e la superficialità, così come l’indolenza, siano e possano essere il vero handicap di un uomo. Sono loro, i giocatori dell’Inter, i veri disabili di questo Settembre 2016. Loro, con i loro occhi e cuore vuoti.