Non ci sarai, Claudio, in queste ultime giornate del Campionato italiano. Non ci sarai a Roma, nella Finale di Coppa Italia (contro il Milan) e non ci sarai con la maglia azzurra della Nazionale Italiana al prossimo Campionato Europeo. Noi dell’Inter sappiamo bene cosa significhi vedere uno dei propri migliori giocatori fermarsi così, in una azione di gioco, mentre si mostra il proprio impegno. Quando si vede uno come te cadere sul campo in quel modo, chiamare subito aiuto, urlando di dolore, vengono i brividi. Vengono le lacrime agli occhi, subito (come quando cade dalla bicicletta il proprio bambino), anche se la maglia che indossa quel giocatore è quella più “odiata”, la tua, quella bianconera.
Siamo sempre stati dalla tua parte, dalla parte della tua famiglia, quando bande di cretinette (stupide e inutili) insultavano tua moglie – “sporcando” i vostri “post” d’amore – e siamo con te oggi, che certamente stai soffrendo. Bobo Vieri ha ben descritto nel suo libro autobiografico cosa gli accadde quando dovette rinunciare ai Mondiali del 2006 (poi vittoriosi), dopo avere dato tutto per la Nazionale e anche noi (interisti più che mai) non possiamo rimanere insensibili.
Ora la Juventus vincerà questo scudetto senza te in campo, ma, ne siamo certi, i tuoi tifosi ti vedranno lì, sul prato verde, dove con il tuo gioco hai saputo dare quel contributo ai tuoi compagni che fa sembrare che una squadra giochi con un uomo in più. Lo sappiamo, tu non sei il Capitano dei bianconeri, sei “Il Principino” e lo sei davvero: per la tua eleganza, per la tua bellezza, per il tuo stile, per la tua lealtà nel gioco. Ti aspettiamo “Principino”, a noi è tornato il desiderio di vincere, contro avversari come te. Forza e Onore!