San Giuan fa minga ingan!

Calcio

Siamo a Sant’Ambrogio e con sana rivalità campanilistica, vorremmo insegnare a José María Callejón un vecchio e saggio proverbio popolare che tutti pensano derivare dalle zone lombarde ma, l’origine, in verità, è fiorentina. In ogni caso questo proverbio si è diffuso anche nel resto d’Italia ed è (pronunziato alla milanese): “San Giuan fa minga ingan!”. La sua pantomima (quella di Callejón), in occasione del fallo di Nagatomo in Napoli-Inter, ha lasciato più amaro in bocca della sconfitta. Le cose, comunque, le ha rimesse a posto, appunto, San Giovanni. Alla quindicesima giornata, e al di là delle simpatie nerazzurre di chi scrive su hashtaginter.it, in verità, l’equilibrio restituito al Campionato dalla sconfitta del Napoli a Bologna è, però, per il Calcio italiano un beneficio.

Inter-Genoa_dopo_il_goal

Il destino dell’Inter dipende solo dai nerazzurri. Se l’Inter vince a Udine potrebbe mantenere il primato di Capolista solitaria, qualunque sia il risultato delle due sfide dirette: Napoli-Roma e Juventus-Fiorentina. Se l’Inter pareggia o perde può rimanere in testa o divenire seconda o terza, ma questo dipenderà dalle altre due partite. Inutile addentrarci in facili calcoli se accadrà l’una o l’altra cosa, meglio riflettere su quanto davvero sia bello un Campionato così.

Intanto, è opportuno sottolineare che questo tipo di equilibrio rende interessanti più che mai tutte le partite, anche quelle con le squadre che hanno meno punti e navigano in equilibrio tra la vetta e la coda della classifica. Anche queste sfide diventano di prima fascia.

Tutto può succedere e, di conseguenza, i tifosi delle squadre che lottano o lotteranno per lo scudetto, oltre ad assistere alle gare casalinghe della propria squadra, sono interessati anche alle partite delle rivali. Altrimenti può accadere che, se una squadra prende il largo, confortati da un buon vantaggio, anche i tifosi più assidui, giunta la primavera, si concedano qualche fine settimana al mare, invece di andare allo stadio.

Con l’equilibrio della lotta al titolo le squadre “minori” hanno una chance in più di fare punti, forse, più con le “grandi” che non con le dirette antagoniste. Vincere contro maglie titolate è sempre importante.

Il fatto di essere in lotta per la vittoria punto a punto con altre tre o quattro o cinque squadre può accendere il pensiero dei Presidenti di dette squadre stimolandoli a effettuare un buon mercato a Gennaio e l’arrivo di buoni giocatori può solo fare bene al Calcio italiano, anche in vista dei prossimi Campionati Europei in Francia.

La lotta ravvicinata ha un effetto mentale positivo sugli atleti più giovani, che mantengono viva la concentrazione che prevale su una eventuale demoralizzazione dopo una sconfitta e su eccessivi entusiasmi dopo una vittoria. Così, davvero, la settimana che segue una partita (vinta o persa) viene impegnata nella preparazione della gara successiva, senza dare troppo peso alle “ciancerie” della Stampa. Bisogna, invece, fare attenzione non solo a chi ci è vicino in classifica, ma anche a chi sgomita per arrivare davanti.

Infine, da una situazione di equilibrio al vertice ne trae vantaggio anche “il Porcile del Calcio”, il mondo delle scommesse, ma questa è roba che poco ci interessa.

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