L’Inter va a Napoli, deve solo giocare

Together Inter Milano

Prossimo turno Napoli-Inter. L’andamento delle squadre e il calendario di Serie A ci proporranno ancora giornate e sfide appassionanti nelle quattro giornate che mancano alla sosta natalizia. L’Inter va a Napoli, poi, ospiterà il Genoa, ancora fuori contro l’Udinese e si chiude in casa con la Lazio, sperando di festeggiare un bel Natale. Mai come in questa occasione si può intuire cosa intendano gli allenatori, quando sostengono che il Campionato va vissuto proprio così: giornata dopo giornata. L’Inter di Roberto Mancini si presenta al San Paolo forte del suo primo posto in classifica, a 30 punti. Non può essere un caso. Il Napoli è lì dietro, con la Fiorentina, a 28 punti e non c’è dubbio che il Calcio degli azzurri partenopei sia il più incidente, specialmente in casa loro. I Viola giocheranno fuori casa con il Sassuolo, squadra che si trova subito dietro le grandi del momento, al quinto posto, a 22 punti.

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Quando l’Inter giocherà a Udine (tra tre giornate, il 13 Dicembre – sedicesima giornata) quattro rivali avranno lo scontro diretto: si giocheranno Napoli-Roma e Juventus-Fiorentina e sarà questo il primo giro di boa importante.

Roberto Mancini è stato chiaro, prudente come sempre: “Favoriti per lo scudetto? Bisogna aspettare, il Campionato è ancora lungo e ogni partita crea difficoltà. Come ho sempre detto, ci sono tre-quattro squadre più attrezzate di noi per il titolo, perché giocano insieme da più tempo. Ovviamente siamo felici di essere primi e se i nostri ragazzi continueranno a comportarsi così potremo lottare per il vertice, ma il nostro obiettivo vero è tornare in Champions League”. Non sono parole nuove, non sono parole di chi ha timore, ma semplicemente di un uomo che non si è mai nascosto dietro alle proprie responsabilità, che conosce molto bene il proprio lavoro, che ha un’idea precisa di quanto il lavoro svolto possa fruttare e di quanto le avversarie possano dire la loro parola sul campo.

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Quindi, questa Inter, forse, non è ancora da scudetto, ma per lo scudetto di quest’anno può già lottare. Questo aspetto è molto importante. Se non sei forte come gli altri ma sei davanti agli altri o, comunque, lotti con gli altri sei forte anche tu.

L’Inter è l’Inter, sempre una compagine di prestigio, si sa, ma il bello di questa squadra è come prepara ogni singola partita, come se fosse quella decisiva. Sono le forti, quest’anno, quelle che giocano bene, divertono e vincono che possono fare passi falsi. Si pensi solo alla Fiorentina, che, dopo avere espugnato San Siro (e anche in maniera pesante) e mostrato i propri muscoli all’intero Campionato annientando anche l’Atalanta nel turno successivo (3 a 0), si è fermata a Napoli, poi, è stata sconfitta in casa dalla Roma e ancora si è fermata sul pareggio con l’Empoli. Lo stesso Napoli, dopo avere battuto i Viola e dopo due vittorie consecutive, si è fermato a Genova sullo 0 a 0. E la Roma? Ha battuto la Fiorentina a Firenze, ma ha perso con l’Inter…

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Si va a Napoli e anche questa volta la fiducia va riposta specialmente in Roberto Mancini. La formazione sarà la più giusta. Lo spirito della squadra anche. L’Inter deve solo giocare questa partita.

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Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it