Ci vuole il vecchio cuore nerazzuro… I Boys lo hanno intuito, tutta la Curva dell’Inter lo ha intuito. Così hanno i ragazzi della Nord hanno “rispolverato” i vecchi inni e ne espongono le frasi importanti alle genti di San Siro. Ci vuole Roberto Mancini, con la sua testa, unica, con il suo saper essere Ulisse quando serve. Ci vuole la grinta di Medel. Ci vogliono i goal di Mauro Icardi. Ci vuole la squadra, tutta: titolari e riserve. Ci vuole il lavoro di chi sta ad Appiano Gentile e ci vuole quello di chi lavora in sede, in corso Vittorio Emanuele, senza disattenzioni, senza perdita di tempo in piccolezze. Lavoriamo da Inter, giochiamo da Inter. Lo hanno intuito i gruppi della Curva Nord e lo ha intuito (o forse programmato?) anche la Presidenza. Ci siamo, dobbiamo controllare l’acceleratore: premere quando è necessario e guidare di “regolarità” se ci troviamo in difficoltà.
Siamo in testa alla classifica, primi insieme alla Fiorentina (che gode del vantaggio della vittoria nella sfida diretta… e in casa nostra). Roma, Napoli, Sassuolo e Milan sono lì, dietro di poco, e perché no, anche la Juventus è lì, anche perché questa sera c’è la sfida diretta a Torino, proprio tra bianconeri e rossoneri, mentre la Roma è a Bologna. Che bel Campionato, ad ogni giornata. Noi domani giochiamo con il Frosinone, terzultima in classifica, ma Ivan Zamorano ci ha insegnato che partite come queste vanno affrontate come le Finali dei tornei più prestigiosi ed è questo che ci aspettiamo dall’Inter di Thohir. Ci aspettiamo una squadra seria, determinata, attenta, che affronta con vigore e timore le prime della classe e che non sottovaluta Davide e la sua fionda.
Indiscutibilmente questo appare come un turno favorevole, almeno nei confronti di quattro su cinque inseguitrici (perché il Sassuolo è ospite dei rossoblu del Genoa). Con la Fiorentina (che ospita l’Empoli), almeno sulla carta, dobbiamo andare a braccetto almeno sino alla prossima giornata. Sarà il giorno di Napoli-Inter, dove si dovranno serrare le mascelle, tirare i muscoli ed essere lucidi. Consapevoli di chi siamo e di dove vogliamo arrivare, per mostrare a tutti che l’Inter è una delle squadre più prestigiose del mondo.
Mancini nella conferenza stampa odierna non annuncia la formazione di domani sera, alcuni giocatori sono appena rientrati; scherza dichiarando che Handanovic ci sarà, ma poi aggiunge anche qualche altro… Melo, Nagatomo… Le cose da migliorare, in funzione di obiettivi concreti, sono solo due o tre. L’allenatore dell’Inter è anch’egli concentrato sulla partita con il Frosinone che può diventare una “trappola”. Aggiunge: “Non ci sono partite facili, non ne abbiamo avuto neanche una dall’inizio del Campionato”. Mancini desidera vedere una squadra solida come è stato con la Roma. Stimolato dai giornalisti si è espresso anche sui fatti di Parigi, la speranza di Mancini è “quella di tutti”, che il mondo possa vivere in pace, pur appartenendo a differenti religioni.
Durante l’anteprima con Roberto Scarpini, su Inter Channel, apprezzamento per le strutture del Qatar (dove Mancini si è recato durante la pausa del Campionato) che definisce “fantascientifiche”.