Juventus e Milan hanno perso ancora. Questa sera c’è Inter-Fiorentina, scontro diretto tra la capolista Inter e la sua più immediata inseguitrice. Sarà una partita importante non solo per la classifica, ma anche per il numero 10 interista Jovetic, che si troverà per la prima volta di fronte al proprio passato Viola.
Stevan Jovetic è un giocatore di talento. Uno coi “piedi buoni”, di cui, checché ne raccontino i fanatici della tattica e degli schemi c’è sempre bisogno, perché sono questi gli uomini che, spesso, ti fanno vincere le partite. Caratteristiche emerse fin dalla giovanissima età, tanto è vero che già a 16 anni “Jo-Jo” esordisce da professionista nelle file del Partizan Belgrado: una delle grandi storiche del Calcio slavo, capace addirittura di raggiungere la Finale di Coppa dei Campioni, nel 1966, contro il Real Madrid, persa 2 a 1.
Bastano tre stagioni perché su quel promettente ragazzino con l’assist facile e il vizio del goal si concentrino le attenzioni del Calcio che conta. Il primo ad accorgersi di lui è Pantaleo Corvino, Direttore Sportivo della Fiorentina e fine osservatore, che lo porta in Toscana dove resterà per cinque Campionati (dal 2008 al 2013). Uno di questi anni lo trascorre interamente tra ospedali e riabilitazione a causa di un grave infortunio ai legamenti del ginocchio destro.
Ha tempo comunque di esordire e realizzare goal importanti in Champions League, ma è proprio al rientro dal lungo calvario che la sua carriera ha una svolta definitiva: 27 reti dal 2011 al 2013 convincono lo sceicco Mansour bin Zayed del Manchester City a compiere un investimento oneroso per portarlo Oltremanica. Qui purtroppo vive due stagioni difficili, contrassegnate ancora da qualche guaio fisico che ne limita il rendimento e da un rapporto mai nato con l’allenatore cileno Manuel Pellegrini, il quale lo “vede” poco relegandolo spesso in panchina. L’esperienza inglese dell’attaccante montenegrino si conclude comunque con un Campionato e una Coppa di Lega in bacheca e con un totale di 11 reti in 44 presenze.
Nell’estate 2015 Roberto Mancini, che anche dopo essere emigrato in Turchia ha sempre avuto un occhio di riguardo per i “Citizens”, lo indica al Presidente Thohir come l’attaccante di tecnica e di fantasia utile ad affiancare il capocannoniere in carica Mauro Icardi nella prima linea nerazzurra. Per Jovetic è l’occasione del definitivo rilancio. Lui lo sa ed è più che mai deciso a non lasciarsela sfuggire. Subentrato proprio all’infortunato Maurito nei primi minuti di Inter-Atalanta, fa esplodere il “Meazza” con una conclusione a giro da fuori area in pieno recupero; poi, una settimana dopo, quando Carpi-Inter sembra indirizzata sul punteggio di 1 a 1, si incarica di calciare e trasformare il rigore della vittoria ancora in zona Cesarini. La cavalcata dell’Inter capolista di questo scorcio iniziale di Campionato è cominciata anche nel segno di “Jo-Jo”!