Siamo riusciti a convincere il Direttore Pierluigi Arcidiacono ad aprire il cassetto dove custodisce tutti gli appunti, le foto e i file del suo prossimo libro: “L’INTER SPAZIALE – 1970-1972”. L’Internazionale dell’11° scudetto venne definita così perché si era nell’Era delle grandi conquiste dello spazio (solo nel Luglio del 1969 l’uomo aveva messo piede per la prima volta sulla Luna) e, in quel Campionato (1970/1971) i nerazzurri fecero un sorpasso “a razzo” proprio ai danni dei rossoneri del Milan.
Da “INTER 11 – Speciale scudetto”, supplemento a Inter Football Club n°5/1971, riportiamo fedelmente le “schede” pubblicate con “tabellini” e riassunto della gara.
MILAN-INTER 3-0
8 novembre 1970
Milan: Cudicini; Anquilletti, Trapattoni; Rosato, Schnellinger, Biasiolo; Combin, Villa, Benetti, Rivera, Prati. N° 12 Vecchi, n° 13 Rognoni.
Inter: Vieri; Burgnich, Facchetti; Fabbian, Giubertoni, Cella; Reif, Frustalupi, Mazzola, Bertini, Corso. N° 12 Bordon subentrato a Vieri al 66’; n° 13 Bellugi subentrato a Cella all’83’.
Arbitro: Gonella, di Torino.
Marcatori: nel secondo tempo Biasiolo al 6’, Villa al 24’ e Rivera al 43’.
Note: bel pomeriggio di sole. Buon terreno. Incidenti di gioco a Rosato, Bertini, Cella e Vieri. Ammoniti Rivera e Facchetti per proteste, Corso per gesto di insofferenza, Fabbian e Bertini per gioco falloso. In tribuna il C.U. Valcareggi. Sorteggio per il controllo antidoping: negativo. Spettatori oltre 80.000 dei quali 61.447 paganti per un incasso lordo di lire 159.461.200.
È il derby catastrofe, è la fine di Heriberto, il quale paga il suo tributo alla sfortuna che si accanisce contro l’Inter. Per questa delicata stracittadina, l’Inter si ripresenta ancora senza Boninsegna. Mazzola deve trasformarsi ipso facto, in centravanti di… sfondamento. La sua spalla, Reif, è nulla. Sandrino, per quanto bravo e generoso, non può da solo perforare la difesa milanista, la quale non ha da risolvere grossi problemi. Bertini, Frustalupi e Corso lavorano sodo a centrocampo, e il risultato resta in bianco fino al 6’ del secondo tempo. Quando Biasiolo rompe l’equilibrio, l’Inter non può più sperare in nulla di buono. Accusa il colpo e si disunisce. Per il Milan diventa facile infierire.
INTER-MILAN 2-0
7 marzo 1971
Inter: Vieri; Bellugi, Facchetti; Bedin, Giubertoni, Burgnich; Jair, Bertini, Boninsegna, Mazzola, Corso. N° 12 Bordon; n° 13 Frustalupi.
Milan: Cudicini; Anquilletti, Rosato; Maldera, Schnellinger, Biasiolo; Rognoni, Villa, Benetti, Rivera, Prati. N° 12 Vecchi, n° 13 Trapattoni.
Arbitro: Lo Bello, di Siracusa.
Marcatori: nel primo tempo all’11’ Corso e al 31’ Mazzola.
Note: pomeriggio di sole, freddo sopportabile, terreno discreto. Incidente a Bedin (scontro di testa con Prati) che si riprende dopo un minuto di cure. Anche Mazzola e Rivera hanno lamentato qualche duro colpo. Ammonito Boninsegna per fallo su Rosato. Sorteggio per il controllo antidoping negativo. Spettatori 80.000 circa dei quali 66.489 paganti per un incasso-record di lire 193.843.000.
L’Inter deve vincere, al Milan basta il pareggio. Il compito dei rossoneri è dunque facilitato ma questa Inter irride a ogni difficoltà. Entra in campo leggermente contratta, e dopo i primi minuti di… assaggio trova la forza e la concentrazione per ottenere una vittoria dalle proporzioni immense. Corso beffa Cudicini su punizione, Mazzola, dopo venti minuti, raddoppia raccogliendo un colpo di testa di Boninsegna: è il 31’ del primo tempo. Il derby del Milan è già finito e l’Inter è padrona assoluta del campo. Il risultato non cambia più. Si modifica, però, radicalmente la classifica: l’Inter, dopo una stupenda e affascinante rincorsa, è ora a una sola lunghezza da chi poteva pensare di essere campione d’Italia, senza aver fatto i conti con l’oste nerazzurro.