Ciao Marziano. Non corri più avanti e indietro con il bandierone al Secondo Anello, quando l’Inter segna un goal? Già una volta, ricordo bene, ti eri sentito male. Lo stesso male… Ma la tua gioia per una rete nerazzurra era incontenibile.
Ricordo molto bene anche quando mi hai chiamato e ci siamo visti a Rho e mi hai comunicato che non saresti più venuto allo stadio: era la prima volta che non ti vedevo sorridere…
Tu un sorriso lo regalavi sempre a tutti.
Sì, lo so, volevi dedicarti bene a fare il nonno, ora che lo sono anch’io ti capisco bene; ma in te c’era anche la delusione per tutte le nuove regole sulle dimensioni degli striscioni e sul tipo di materiale in cui andavano realizzati.
Ce le hanno rotte ben bene le scatole a noi tifosi puri, che partecipavamo alle partite con gioia e amavamo stare vicino alla nostra Inter senza tanti problemi… Sereni. Si godeva solo dell’essere interisti,
Ricordo anche quella volta dopo una vittoria contro la Roma in Coppa che ci fu qualche problemino con le Forze dell’Ordine (perché volevano anticipare la nostra uscita dallo stadio e noi, invece, desideravamo stare dentro a festeggiare); io rimasi coinvolto (mi spintonarono un po’) e tu a un certo punto urlasti:
“Stanno picchiando il poeta nerazzurro!” “Stanno picchiando il poeta nerazzurro!”
Così si scatenò un parapiglia dei nostri in mia difesa e mio figlio, che era piccolo, si inorgoglì.
Sono orgoglioso di avere avuto la tesserae del tuo Inter Club. Grazie.
Ho l’impressione che ora San Siro sarà un pochino più buia.
Ci si vede, questo è certo. Garantito. Garantito al limone.
Pigi
SOTTO UN PARAGRAFO DEDICATO A MARZIANO PENATI TRATTO DAL LIBRO
“Vade retro Satana – Storie di una vita neroazzurra” (Milano – Librificio-Proedi – 2004)
Di Pierluigi Arcidiacono
Un nonno Marziano
È accaduto un disastro. Io pensavo che gli abbonamenti li facesse AlexRecoba, lui pensava che li facessi io. Adesso manca pochissimo all’inizio del Campionato e siamo senza tessere. Ci vorrebbe un marziano per risolvere questo problema, ma fortunatamente il Marziano esiste, con la “M” maiuscola. È il trascinatore dell’Inter Club di Rho “Vanni Turconi”, uno dei gruppi più attivi e simpatici dello stadio. Vanni Turconi era il preparatore atletico della Primavera e della prima squadra dell’Inter, e molti giocatori di quegli anni lo ricordano ancora con affetto. Tra questi, uno dei simboli neroazzurri: Beppe Bergomi. Si diceva di Marziano: un nonno dolce, che allo stadio si trasforma trascinando quel pezzo di Curva in terra sconsacrata (siamo nella Sud). Grazie a lui abbiamo potuto assistere anche a questo campionato e ora non cambieremmo il nostro posto con nessun altro settore.
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