Poi un pensiero… Giulia è negli “States” a studiare. Non è vicinissima, ma si può fare. Giulia è una “piccola” Ultrà, le partite dell’Inter le segue dalla Curva Nord e sarebbe divenuta maggiorenne poco dopo. Proviamoci… Il padre è un amico del nostro Direttore, interista da sempre anche lui. Si sono conosciuti alla Scuola Media Antonio Fogazzaro di Milano e già tifavano Inter, poi, insieme, hanno seguito l’Inter… Bersellini, Trapattoni, Simoni… E così sino a oggi. Una prima telefonata, poi la richiesta di accredito all’Inter e, così, Gulia, felice, ha preso un pullman. Qui di seguito, la pagina del suo diario di quel giorno a Berkeley:
“Ore 8.30 – Lascio la nebbia di San Francisco per dirigermi verso Berkeley. Supero il Bay Bridge e subito il sole forte della California si fa sentire. Sul mio stesso autobus c’è un tifoso madridista che sfoggia la sua maglietta con orgoglio e mi informa del fatto che vinceranno sicuramente loro perché il Real Madrid è la squadra più forte del mondo, io sorrido e lo saluto mentre scendo dall’autobus.
Ore 10.30 – Arrivo al California Memorial Stadium dell’Università di Berkeley; stadio fondato nel 1923 che conta circa 63.000 posti, il che lo rende lo stadio di Calcio più importante della California del Nord. Anche se è presto l’atmosfera attorno allo stadio è già calda, molti sono i tifosi che indossano le magliette del Real ma tra la folla riesco a scorgere un Italiano che sventola una bandiera dell’Inter a scacchi e altri gruppi di nerazzurri sparsi qua e là, in attesa di entrare.
Ore 11.30 – Entro dal Gate 5, ingresso per i Media, per adesso non siamo in molti. Mi informano del fatto che hanno appena registrato un incredibile sold out e che lo stadio, oggi, conterà 62.593 tifosi, cifra impressionante per gli Americani abituati a riempire gli stadi con ben altri sport.
Mi dirigo verso il campo, lo stadio è immenso e vuoto, i cancelli apriranno alle 13.30.
Ore 12.30 – Mi accomodo al settimo piano, nella Sala Stampa, e mentre aspetto ricevo la formazione ufficiale.
Ore 13.30 – Si aprono i cancelli e le persone iniziano a entrare, come avevo percepito all’entrata, la maggioranza è di fede madrileña ma molti anche gli interisti.
Ore 14.00 – Le squadre entrano in campo per il riscaldamento e i tifosi non si risparmiano in cori e grida di gioia all’arrivo dei rispettivi giocatori. In piedi, al lato del campo, anche un attento Javier Zanetti, nel suo esordio da Vice Presidente, che riceve grida di gioia e anche qualche coro dalla tribuna.
Ore 15.00 – La partita comincia in seguito al minuto di raccoglimento per ricordare Alfredo Di Stefano, leggenda del Real, che è recentemente scomparso.
La prima parte della partita vede una inter che fatica a carburare e un Bale (Real Madrid) decisivo al decimo minuto con un sinistro letale dai 30 metri. Nella ripresa l’inter acquista molto più coraggio, molte le occasioni per le due squadre e un Mauro Icardi decisivo dal dischetto che beffa il portiere del Real con un cucchiaio al 68°. Si conclude ai calci di rigore che vedono l’Inter trionfare per 4 a 3 grazie a Juan Pablo Carrizo, strepitoso dagli 11 metri e con un Icardi che si riconferma decisivo.
La partita termina e mi dirigo verso l’area interviste dove Javier Zanetti esprime le sue emozioni da spettatore e il desiderio che la squadra possa avere un’ottima stagione. Altri giocatori passano, non possono rilasciare dichiarazioni ma si fermano per fare qualche foto con i tifosi, i ragazzi devono ripartire per Washington questa notte.
Ritorno a San Francisco contenta di aver visto la mia Inter (così lontana da casa) vincere contro il Real Madrid.”
(Nelle foto di Mattia Pistoia alcune azioni dell’incontro amichevole dell’Inter a Pinzolo e alcuni momenti (e selfie) riguardanti l’esperienza di Giulia Mazzeschi al California Memorial Stadium dell’Università di Berkeley – U.S.A.)
[AFG_gallery id=’8′]