Belli, forti, sudati e silenti…

Il Direttore In Campo In Primo Piano

Una domenica qualsiasi, quasi. Normale per i romatici che un tempo gustavano le partite alle tre del pomeriggio, la domenica. I bambini che, dopo il pranzo, giocavano sul tappeto davanti al divano, il profumo del caffè che dava sapore ai primi di gioco.La schedina pronta sul tavolo da controllare a fine partita.

Oggi, domenica 25 aprile, Festa di San Marco, è un po’ così: a San Siro si gioca #InterVerona, con i nerazzurri primi in classifica a cinque giornate dalla fine del Campionato (dopo questo turno), con 77 punti e un vantaggio sulla seconda di dieci (che sono undici).

Ogni tanto, alla radio, arrivano gli aggiornamenti dal Belgio, dove si corre la gara di Ciclismo: Liegi-Bastogne-Liegi. Sembrano proprio altri tempi.

Un contemporanea alla partita della Capolista si gioca a Firenze #FiorentinaJuventus.

La Juve è una delle “inseguitrici” (si fa per dire…) dell’Inter: seconda anche lei, a 66, se si considera il punto di partenza a inizio partita.

Il tempo è sereno…

Verso la mezz’ora la Juventus è in difficoltà, “La Viola” è aggressiva. Arriva così un calcio di rigore, Chiellini protesta… Proprio non ce la fa. Il penalty è stato assegnato dopo il VAR… Cucchiaio di Vlahović, al 29’: 1 a 0 per  la Fiorentina.

All’inizio di ripresa a Firenze pareggia la Juve con Morata e a Milano si rende pericolosa prima il Verona, ma subito dopo l’Inter. Poi ancora Darmian ed è vantaggio dell’Inter! Super festa dei giocatori nerazzurri.

Anche questa volta è stata una bella sudata, ma ora, più concretamente, possiamo pensare a preparare ago e filo; i ragazzi nerazzurri stanno per fare un bel regalo ai propri tifosi.

 

 

 

Pierluigi Arcidiacono
Pierluigi Arcidiacono
Il nostro Direttore, Pierluigi Arcidiacono, un giorno chiese al suo papà di portarlo ad assistere a Inter-Sampdoria, nel 1971, quando non aveva ancora dieci anni. Aveva saputo che Suarez non giocava più con la maglia nerazzurra, ma con quella blucerchiata. Questo, nella logica di un bambino, gli appariva come una cosa molto strana, quindi, desiderava vederlo in campo. Quel giorno giocavano gli uomini che avrebbero vinto l’11° scudetto della storia dell’Inter e quella squadra rimarrà sempre nel cuore del nostro Direttore. La partita finì 3 a 1 per i nerazzurri. Segnò prima Mazzola al 46°, poi, Boninsegna su rigore al 65°, ancora Boninsegna all’80° e, infine, proprio davanti agli occhi del nostro Pigi Arcidiacono, Suarez segno il goal della bandiera su rigore. Passarono un po’ di anni. Pigi scrisse molto (poesie, articoli, libri e testi teatrali) e tra i suoi scritti si trovano anche diversi testi sull’Inter. Si ricordano soprattutto: “Vade retro Satana - Storie di una vita neroazzurra” (Librificio-Proedi - 2004), “Marco Materazzi - Degno della maglia” (Il Flabello - 2006), la monografia “La Grande Inter Anni ’60” (Cigra 2003 - 2007) e “Armando Picchi - Un nome già scritto Lassù” (Il Melograno - 2011). Da non dimenticare anche: “Massimo Moratti - Mai visto un cuore così grande” (Il Flabello - 2006) e il primo libro pubblicato in Italia su Javier Zanetti, “Milano siamo noi - Il cuore del Capitano” (Il Flabello - 2009) . Nel 2013, Arcidiacono, inizia a pensare al sito #INTER (Hashtag Inter) dove si tenterà di parlare di Calcio e dell’Inter diversamente, ma sempre con cuore.
http://www.hashtaginter.it