3 cose positive e 3 negative dopo Spal-Inter – Di Nicola Amoretti

In Campo In Primo Piano Nerazzurri

Sesta vittoria di fila per i nerazzurri, terzo 1 a 2 nelle ultime cinque partite. Si chiude un bel “filotto” prima della sosta del fine settimana prossimo, che precede il “Derby della Madonnina”, la trasferta con la Lazio e la doppia sfida Europea con il Barcellona. Era importantissimo non fare un passo falso in un campo difficile come quello di Ferrara, e così è stato; non senza difficoltà, ma portiamo a casa i 3 punti.

Le tre positive:

1) Come detto in apertura, era fondamentale arrivare bene alla sosta e chiudere con la sesta vittoria consecutiva. Il gruppo si lascia con una bella carica emotiva e si ritroverà con la stessa carica in vista di tante partite difficili. I fantasmi delle prime partite di Campionato sembrano quasi scomparsi. Essendo interisti: tocchiamo ferro…

2) Tatticamente si è cercato un diverso approccio rispetto al solito: sono state usate molto di più le vie centrali, soprattutto con la costruzione da dietro. È segno di una squadra che ha versatilità e imprevedibilità che, nonostante il 4-2-3-1 quasi fisso (e che quindi rischia monotonia), non lascia vita facile agli avversari.

3) Uomo partita indiscusso: Mauro Icardi. Mette il doppio zampino su questa partita. Primo goal un po’ fortunoso, con deviazione di mano di Djourou. Il secondo è da fenomeno: movimento alle spalle della difesa, controllo e tiro a giro sul secondo palo. In fin dei conti ha fatto una partita delle sue, toccando pochi palloni ma importanti; facendo salire la squadra e mostrando un cinismo da vero n°9. E c’è ancora chi lo critica…

Le tre negative:

1) Come contro il Cagliari, una volta raggiunto il vantaggio non siamo riusciti a raggiungere il raddoppio, utile a gestire il possesso palla con più tranquillità. La Spal sicuramente ha fatto un’ottima partita, caratterizzata da grande intensità e pressing alto, ma i nerazzurri dovranno lavorare sul come chiudere prima le partite.

2) Qualche volta di troppo la squadra si è intestardita a giocare di fino in difesa e di conseguenza il pressing degli spallini è andato a buon fine. Siamo sicuri che sia stata un’indicazione tattica da partite di Spalletti, però, non possiamo negare che ogni tanto, quando si è in difficoltà, una “spazzata classica” non farebbe male.

3) In questa ottava giornata di Serie A, non c’è stato nessun passo falso da parte delle “big”: tutte le dirette concorrenti per il quarto posto (obiettivo dichiarato di quest’anno) hanno portato a casa i tre punti: dalla Lazio in casa contro la Fiorentina alla Roma ospite dell’Empoli, passando per il Napoli contro il Sassuolo. Dunque, la classifica ai vertici rimane praticamente invariata.

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Nicola Amoretti
Nicola Amoretti
Nicola Amoretti è nato in Toscana, ad Arezzo, il 4 Gennaio 1998, proprio nel giorno in cui a San Siro si giocava Inter-Juve e Ronaldo, dopo una lunga corsa sulla destra (sfuggito anche a un tentativo di fallo) serviva a Youri Djorkaeff il pallone della vittoria. Amoretti vive a Milano dai primi Anni 2000. Attualmente studente, è appassionato di Calcio e dell’Inter, ama il Calcio inglese e si interessa anche di altri sport, specialmente: Pallacanestro e Tennis. Gioca nella Macallesi, società di periferia di Milano (squadra dove ha giocato Walter Zenga dal 1969 al 1971). Le sue passioni sono: Giornalismo, Lettura e Musica.