3 cose positive e 3 negative dopo Inter-Cagliari – Di Nicola Amoretti

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Vittoria fondamentale per continuare la striscia positiva e arrivare nel miglior modo possibile alla sfida Europea di mercoledì. Bene l’intensità e la gestione del possesso palla, meno bene l’ultimo passaggio e la finalizzazione; ma, sicuramente, arriviamo pronti per il Psv Eindhoven.

Le tre positive:

1) Nonostante l’ampia rotazione dei titolari e il cambio di formazione (6 titolari diversi rispetto alla sfida con la Fiorentina), la squadra ha avuto il controllo totale della partita dal primo all’ultimo minuto di gioco. Il turn-over era necessario per far riposare più calciatori possibili in vista del Psv Eindhoven, e la squadra ha reagito bene. La classifica si fa più bella (Juventus a parte) e la difesa si mostra sempre più solida.

2) Prime reti ufficiali per Lautaro Martínez e Matteo Politano. Per un attaccante sbloccarsi è fondamentale per trovare la fiducia e il ritmo giusto; il “Vice-Icardi”, oltre al goal, ha giocato un’ottima partita e può aver fatto sorgere qualche dubbio positivo nelle idee tattiche di Spalletti. Diverse potrebbero essere le soluzioni di formazione con il suo inserimento da titolare, ma sono cose che si capiranno solo col passare del tempo.

3) Sebbene il Cagliari abbia mostrato segnali di pressione, poche volte e a sprazzi, l’Inter ha comunque gestito bene il possesso palla. Buon palleggio in tutte le zone del campo, anche se forse un po’ troppo prolungato sul vantaggio di una sola rete.

Le tre negative:

1) A proposito di possesso palla e palleggio, per com’è stato l’andazzo della partita, trovare il raddoppio soltanto all’89’ è decisamente troppo tardi. Queste partite vanno “ammazzate” prima, chiuse con determinazione. La VAR si è rivelata un’altra volta utile e giusta (sempre se usata bene), ma Dessena avrebbe benissimo potuto segnare con una parte del corpo “legale”. Paradossalmente, ci è andata bene.

2) Se vogliamo trovare il pelo nell’uovo, l’unico a non aver brillato è stato Gagliardini. L’unico non presente nella lista Champions, e che, quindi, avrebbe potuto far respirare qualcun altro in vista di mercoledì; invece, è stato il primo a essere sostituito. A sua discolpa, come sottolineato da Spalletti, tatticamente si è sempre fatto trovare al posto giusto e al momento giusto.

3) Mercoledì sera troveremo una squadra interessante, bella e soprattutto in forma. L’ultima sconfitta per gli olandesi, tolta quella contro il Barcellona, risale al 10 marzo contro il Willem II. Quasi 7 mesi di imbattibilità, comprese le 7 vittorie su 7 nel Campionato corrente potrebbero far impensierire i nerazzurri. Per fortuna il loro bilancio in Champions League non è roseo come quello in Eredivise, infatti, non vincono da 9 gare di Champions League. In ogni caso, avremo di fronte una squadra molto preparata.

(Le foto di questo articolo sono d Mattia Ozbot)

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Nicola Amoretti
Nicola Amoretti
Nicola Amoretti è nato in Toscana, ad Arezzo, il 4 Gennaio 1998, proprio nel giorno in cui a San Siro si giocava Inter-Juve e Ronaldo, dopo una lunga corsa sulla destra (sfuggito anche a un tentativo di fallo) serviva a Youri Djorkaeff il pallone della vittoria. Amoretti vive a Milano dai primi Anni 2000. Attualmente studente, è appassionato di Calcio e dell’Inter, ama il Calcio inglese e si interessa anche di altri sport, specialmente: Pallacanestro e Tennis. Gioca nella Macallesi, società di periferia di Milano (squadra dove ha giocato Walter Zenga dal 1969 al 1971). Le sue passioni sono: Giornalismo, Lettura e Musica.