La presentazione del libro ufficiale del F.C. Internazionale Milano, pubblicato da SKIRA Editore e scritto da Gianfelice Facchetti, è avvenuta ieri, sabato mattina (10 Marzo), a “Tempo di Libri”, presso Fieramilanocity (manifestazione che proseguirà sino a lunedì). Sala gremita da circa trecento persone: amici, giornalisti e tifosi. C’era l’Autore, il figlio del grande Giacinto; c’era il Vicepresidente attuale Javier Zanetti, accolto dal consueto coro: “Un Capitano! C’è solo un Capitano!”; c’era l’Amministratore Delegato della società: Alessandro Antonello; c’era Robert Faulkner (Chief Communications Officer), con tutti i suoi uomini della Comunicazione. Grandi meriti per questo libro, infatti, vanno a Leo Picchi, Capo Ufficio Stampa e Responsabile dei Contenuti Editoriali, ma tutto lo staff di Faulkner ha lavorato bene: fianco a fianco agli uomini della SKIRA.
C’era, specialmente, il Presidente dei Presidenti: Massimo Moratti che, salito sul palco, ha salutato Zanetti con una carezza… A Moratti è andata la parola in chiusura della presentazione. Subito ha salutato le due persone sedute a lui vicino: il Capitano del “Triplete” e Gianfelice, il figlio del grande Campione e Presidente dell’Inter: Giacinto Facchetti.
“Sono emozionato per i loro interventi”, ha detto Massimo Moratti, “belli, intelligenti e simpatici… Sono orgoglioso di essere accanto a due persone così belle”. Il Presidente ha fatto cenno, poi, a un “passato pieno di sogni e di progetti, sempre tutti uniti da rispetto e complicità, da amicizia. Uniti da un filo che è l’Inter”. Massimo Moratti ha ricordato il papà Angelo, Presidentissimo della “Grande Inter” di Herrera che vinse tre scudetti, due Coppe dei Campioni e tre Coppe Intercontinentali: “Aveva un genio eccezionale e capacità di vedere il futuro. Ci ha insegnato a voler bene a quello che si faceva”. Moratti ha ammesso che, dopo l’Era del padre, pur stimando molto i Presidenti che seguirono, attendeva la sua occasione: “Sono sempre stato un po’ geloso, poi, arrivò il momento giusto e fu Prisco a convincermi”.
Massimo Moratti è stato un Presidente amato, ma a volte contestato (anche duramente e ingiustamente); proprio per questo a un certo punto lasciò la Presidenza a Facchetti. Lui, però, non ha dubbi sul suo amore per l’Inter: “I veri tifosi li abbiamo fatti negli anni delle difficoltà”. Per Moratti l’Inter è come una donna bella: “difficile, appassionata e viziata… L’Inter è una storia che continua” e lui ha ritenuto “un privilegio essere il Presidente, il proprietario e il responsabile. Essere il responsabile è importante”. Sempre facendo riferimento alla “storia che continua” ha rassicurato i presenti, perché la tradizione vuole che l’Inter vinca ogni dieci anni: “Nel 2020 vinciamo noi!”.
Ultime (anzi penultime) battute sulla nuova proprietà: “Sono fortemente motivati, è una strada nuova”, ha affermato Moratti, “Ci siamo noi ad aiutarli…”.
Infine, nel 2018 ricorre l’Anniversario della vittoria dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale e Moratti ha voluto ricordare Fossati che perì nel conflitto. Furono 25 i giocatori nerazzurri che persero la vita durante la “Grande Guerra”.
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